Il drago dorme nelle vicinanze…
Chi arriva sul sentiero da Touche Guérin deve attraversare una cresta rocciosa prima di raggiungere Hôtié. Se sanno vedere la leggenda dietro la realtà (dote che si sviluppa rapidamente a Brocéliande), riconosceranno facilmente la forma di questo rilievo… ovviamente la schiena di un drago! Un drago che dorme lì da eoni, e non è nemmeno disturbato dal calpestio degli escursionisti. Beh… fino a quando? Si dice anche che se si appoggia il piede in un punto preciso della sua spina dorsale, il favoloso mostro si risveglierà e poi… Se ci si allontana da Hôtié verso destra, salendo di qualche centinaio di metri, gli artigli di un altro mostro sepolto si alzano verso il cielo. Bisogna scalarlo. La zampa pietrificata del sauro vi offre una delle due migliori viste della foresta…
E l’elfo non è lontano!
I puristi sostengono che nel Jardin des Moines e nell’Hôtié de Viviane si sia insediata una particolare varietà di elfi bretoni, i korandon, che vivono nei dolmen. Félix Bellamy, il più grande conoscitore di Brocéliande alla fine del XIX secolo, è stato categorico: “I Korrigans vivono soprattutto lì, danzando sui tumuli, di notte, al chiaro di luna, intorno alle pietre erette; cantano parole che nessuno è riuscito a capire…”.
Alture sacre
Dopo le devastazioni dell’incendio del 1990, le rocce nude sotto l’Hôtié di Viviane hanno rivelato una meravigliosa sorpresa. È apparso un dolmen, riconoscibile nonostante i supporti crollati: gli ortostati. Le pietre, protette dall’humus e dalla vegetazione, avevano ancora una profonda tonalità viola. Il crinale era quindi un luogo dedicato ai morti. Migliaia di anni dopo, è stato dedicato alle fate, con una certa continuità di pensiero: questo era ancora un luogo del mondo degli spiriti.
Testo scritto da Claudine GLOT, Centre de l’imaginaire Arthurien (CIA)